Iperborea è il nome che il maestro italiano Lorenzo Villoresi ha dato alla sua nuova fragranza. Un'uscita che si è fatta attendere a lungo, considerato che la sua ultima composizione era Alamut, del 2006. Ma d'altra parte un vero artista si prende il suo tempo, per poi regalarci il frutto della sua ispirazione solo nel momento in cui forma e idea trovano l'equilibrio perfetto.
Iperborea, nella mitologia antica, era un mondo fantastico ubicato a nord, dove vivevano esseri aggraziati e dove la luce regnava per periodi molto lunghi.
Il profumo infatti è completamente giocato intorno ad un mondo di luce, trasparenza, grazia ed eleganza. La nota di testa è brillante come uno smeraldo dalle mille sfaccettature: petali luminosi e verdi, resi sfavillanti da sottili note aldeidate, che sembrano sbocciare all'infinito. Tuttavia dopo qualche istante il profumo non rinuncia alla morbidezza grazie ad un bouquet di fiori bianchi dove spiccano soffici petali di gelsomino, carnose corolle di magnolia, delicate campanelle di mughetto e morbidi accenni di fiore d'arancio. Man mano che la fragranza respira e prende corpo, la luce continua a filtrare attraverso una soffice cascata di note delicatemente talcate che, nonostante la loro consistenza, non oscurano la brillantezza del cuore. Il fondo ci accompagna voluttuosamente in un letto di note muschiate, che nascondono una struttura consistente di legni ambrati. Dedicato ad una creatura senza tempo che mostra con discrezione la sua eterna eleganza.
Il profumo è stato creato in concentrazione eau de toilette ed è disponibile, come sempre, nelle tradizionali bottiglie a base esagonale di Lorenzo Villoresi, per questa volta realizzate in vetro trasparente, nei due tagli da 50ml e 100ml.
Nessun commento:
Posta un commento